In questi giorni sto leggendo il, fantastico, libro di Massimo Zampini intitolato “Il Gol di Muntari” (qui il link per acquistarlo), un saggio divertente e ironico che racconta in chiave bianconera la trionfale cavalcata della Juve nella stagione 2011-2012, conclusasi con la vittoria del 30° scudetto. Questa lettura è particolarmente stimolante poichè aiuta a far comprendere le modalità in base alle quali i media e i tifosi avversari attribuiscono le sconfitte della loro squadra alla logica, e dimostrabile, corruzione degli arbitri a favore, ovviamente, della Juve.
Perchè ce l’abbiano tutti con la Juve è semplice e lo è per due motivi. Il primo è che inevitabilmente lasquadra che più vince è quella più odiata. Lo dimostra il fatto che, dopo la Juve, in Italia, le squadre più odiate siano l’Inter e il Milan. Pochi odiano il Toro o il Parma anzi, suscitano una certa simpatia da parte di tutti i tifosi. In Italia, peraltro, c’è questa mentalità distorta e stupida secondo la quale se uno vince in modo continuo e ripetuto, nella vita come nello sport, sicuramente lo fa in modo non pulito.
Nella retorica tipica dell’italiano medio, quello pigro, invidioso, rancoroso e un po’ frustrato, non si può emergere dall’anonimato se non truffando, corrompendo o, al limite ricorrendo a dosi da cavallo di fortuna. La Juve, peraltro, quando non vince lo scudetto arriva seconda. Infatti, a fronte di 31 piazzamenti al primo posto, la Juve è arrivata 21 volte al secondo posto (e 12 al terzo). Questo significa che quasi ogni volta che il Milan, l’Inter, la Roma, la Lazio, la Fiorentina eccetera hanno vinto lo scudetto, oppure l’hanno perso sul filo di lana, la loro avversaria era la Juve.
Il secondo motivo dell’odio nei confronti della Juve deriva dalla parzialità e faziosità dei media italiani. Il calcio divide come solo la politica sa fare. Ma mentre nella politica c’è un certo equilibrio tra le parti a livello mediatico (grazie alla lottizzazione in Rai ci sono giornalisti e dirigenti di tutti gli schieramenti, Mediaset appoggia, velatamente, il partito del suo proprietario; di quotidiani di parte ce ne sono per tutti i gusti), nel calcio tale equilibrio non esiste. Intanto perchè le redazioni di giornali e televisioni sono tutte situate a Milano o a Roma, e, ad esempio, in Rai sono le squadre romane a godere di una “leggera” prevalenza di tifo da parte dei giornalisti che vi lavorano mentre in Mediaset e Sky sono le milanesi a vantare un maggior numero di estimatori. Inutile dire che Mediaset ha una “velata” prevalenza di giornalisti di fede rossonera (come mai? Boh).
Tra i quotidiani, Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera sono, anche in questo caso, lievemente vicine alle posizioni delle squadre milanesi mentre Corriere dello Sport e Repubblica sembrano e sottolineo il sembrano, avere tra i propri giornalisti parecchi simpatizzanti delle squadre romane, del Napoli e della Fiorentina. A Torino, peraltro di proprietà della famiglia Agnelli, c’è La Stampa nella cui redazione sportiva abbondano i simpatizzanti del Toro, come ha mostrato la vicenda relativa all’esultanza nella sala stampa dello Juventus Stadium, al goal del Chelsea nell’ultima Champion’s League, con tanto di cazziata di Antonio Conte. C’è Tuttosport, è vero, unico quotidiano sportivo spudoratamente dalla parte della Juve. Tuttosport però vende, all’incirca, un terzo delle copie della Gazzetta e la metà di quelle del Corriere dello Sport.
La conclusione di tutto questo è che i tifosi della Juve sono soli e devono essere bravi a difendersi. Non devono, mai, pretendere di diventare simpatici, perchè simpatici sono quelli che perdono, nè possono sperare nella benevolenza dei tifosi avversari. Quel che devono fare è, semplicemente, essere informati e ribattere colpo su colpo.
Noi cerchiamo di contribuire alla causa mostrandovi due video. Nel primo vedrete il famoso rigore non dato a Ronaldo contro Juliano. Quello che avrebbe determinato le sorti dello scudetto 1997-1998 (peraltro la Juve terminò il campionato con 5 punti di vantaggio). Tutti se lo ricordano. Ricordiamolo anche noi.
Poi c’è questo video. E’ relativo alla partita di andata, a Milano, tra Inter e Juve. Il risultato finale fu di 1-0 per i neroazzurri. Nel video c’è un rigore non fischiato alla Juve per fallo di West su Inzaghi (che è ben più clamoroso di quello non concesso a Ronaldo) e, per non farsi mancare nulla, un goal regolarissimo di Inzaghi, clamorosamente annullato.
Le immagini sono eloquenti eppure la maggior parte dei tifosi della Juve non ricordano questi episodi. Da oggi in poi, quando vi parleranno del rigore di Juliano su Ronaldo, rispondete con quello di West su Inzaghi e con il goal annullato allo stesso Inzaghi.