Riceviamo e pubblichiamo i messaggi di Marika Colombo nel tardo pomeriggio di oggi 16 febbraio 2019 che meritano un approfondimento.
Marika Colombo:
Gentile Davide,
Buon pomeriggio, mi rincresce aver preso visione di un blog dove lei e i suoi collaboratori avete scritto cattiverie e creato un articolo diffamante nei miei riguardi e nei riguardi di mio fratello, per sua cortesia io non prenderò in considerazione gli avvocati perché penso che per un post pubblicato su “sei di usmate se ..” non sia necessario.
Se siete scontenti della gestione del gruppo qualcuno si faccia avanti! Se siete più bravi di me allora sarò disposta a cedervi più che volentieri il mio posto!! Solo perché ho cercato di aiutare mio fratello per una gestione del gruppo devo prendermi degli insulti da lei e dal suo Juventus club!
La prego gentilmente di far rimuovere quel l’articolo sul blog perché diffamare , siete state delle persone incivili e codardi perché siamo qui per un confronto con voi invece avete preferito diffamare e mettere delle cose su un blog.
Segnalerò tutte queste cose a Facebook. E se continuate andrò per altre vie legali.
Spero che passi un’ottima serata.
Cordialmente
Marika
Sottoscritto: Gentile Marika, la invito a chiedermi l'amicizia per poter pubblicare quello che ha scritto sul mio profilo in risposta al post pubblicato oppure a mettere "Mi piace" alla nostra pagina Facebook in modo che tutti possano leggere.
In ogni caso le risponderò nel dettaglio sul nostro blog così i suoi avvocati potranno leggere.
Le auguro anch'io un'ottima serata
Marika Colombo:
La cosa che mi sconvolge è che sia tutta colpa di un post, però forse per lei è importante più questo che i casini nel nostro mondo. Ognuno ha le sue battaglie.
Io getto le armi,
Faccia come vuole se vuole rispondermi o insultare la mia persona, io sto bene come me stessa, mi dispiace solo di tutto questo putiferio.
Mi dispiace ma non vedrò la sua risposta sul suo blog, continui pure questa cosa da solo.
Buona serata.
Marika Colombo
Cara M.,
mi creda, le parlo sinceramente e senza astio o rancore verso di lei o verso suo fratello e ci sono cose delle quali farei a meno di scrivere come persona e come carattere, ma che come Presidente di club devo adempiere per dovere istituzionale verso la mia associazione e per giustizia, perché di questo si tratta, verso i miei soci. Pertanto, entro nel merito dei suoi messaggi.
Innanzitutto, non capisco per quale motivo è lei che risponde al nostro post quando per lei abbiamo avuto solo parole di stima e positive (il resto sono dati di fatto, è o non è la sorella di A. C. per esempio?). Gliele ricordo: "[...] M.C. che risponde [...] con molta cortesia, sensibilità e gentilezza".
E' casomai suo fratello, A., il destinatario delle nostre perplessità. E' lui che ha eliminato, dopo che lei l'ha pubblicato, il post "incriminato". E' lui che ha dato una risposta senza motivare alcunché. E' lui che senza avvisare nessuno ha proceduto con la mia eliminazione dal gruppo.
Perché, allora, non è lui a "difendersi" di fronte a fatti realmente accaduti ?
A noi rincresce quello che ha fatto suo fratello, un atto di ingiustizia, discriminatorio e d'imperio e lo abbiamo validamente documentato. Il nostro non è un articolo infamante né nei riguardi di suo fratello né tanto meno dei suoi. E', invece, un articolo che riporta giustizia dove questa è stata calpestata, è un articolo che afferma la verità dove la verità non poteva essere affermata perché non c'era più possibilità di farlo nel gruppo Facebook.
Non siamo neppure persone incivili e codarde, gettiamo a mare queste pesanti parole. Abbiamo solo fatto delle scelte. Abbiamo deciso che non c'era più margine di confronto con chi ha dato semplicemente questa risposta: "Se deve postare notizie inerenti alla Juventus e il suo fan club non è il gruppo adatto" non solo senza alcuna valida motivazione, ma neppure tentando di dare una motivazione. Non rispondendo neppure alla mia controrisposta. Secondo lei che tipo di confronto poteva uscirne ? Siamo obiettivi.
Non rimuoveremo, pertanto, l'articolo dal nostro blog e dalla nostra pagina Facebook che sono i nostri unici strumenti di comunicazione considerato che nel gruppo "Sei Di Usmate Velate. Se.......," suo fratello ci ha tolto questa possibilità ingiustamente.
Si, è vero quando scrive che non siamo contenti della gestione del gruppo Facebook. Innanzitutto, un gruppo di più di 3000 persone non può essere gestito da un solo amministratore e da un solo moderatore per di più parenti. Non so perché si sia arrivati a questa situazione, ma così non è possibile andare avanti e questa situazione lo ha dimostrato chiaramente. E' lodevole che lei abbia voluto aiutare suo fratello, ma non si tratta di essere più o meno bravi e soprattutto io e il mio club non l'abbiamo insultata, questa è una falsità. Si tratta di avere la giusta sensibilità, la giusta empatia, il buon senso, la giusta organizzazione interna, conoscere le persone e il territorio.
Se lei e suo fratello volete dimettervi, io e i miei collaboratori siamo pronti ad assumere il timone di questo gruppo di cui facevo parte fin dagli inizi.
Cara M., mi permetta di dissentire quando scrive che la causa del suo sconvolgimento è un semplice post. No, non si tratta di un semplice post non pubblicato. Qui si tratta del comportamento censorio di suo fratello, che come un monarca assoluto decide ciò che si deve pubblicare e ciò che non si deve pubblicare facendo delle differenziazioni tra post simili.
Oggi, io ricopro il ruolo di Presidente di un Official Fan Club e finché coprirò questo ruolo difenderò nelle sedi che riterrò più opportuno la dignità e l'onorabilità della mia associazione e dei suoi consociati.
Ieri, dal 2009 al 2014 sono stato consigliere comunale di opposizione in questo Comune e in tale veste ho combattuto battaglie differenti, ma tutte le battaglie, più o meno importanti, quando sono portate avanti per affermare un principio di giustizia, quando sono portate avanti per combattere contro un sopruso, quando sono portate avanti con la convinzione che si sta combattendo per qualcosa che vale, sono sempre tutte battaglie legittime.
E' ovvio, che se mi mette sul piatto della bilancia questa situazione e la soluzione di tutti i problemi del mondo sceglierei questa seconda opzione (anche perché si risolverebbe anche la prima...).
Per il resto è libera di fare tutto ciò che vuole. Ci mancherebbe.
Con cordialità
il Presidente
Davide Callegari